Álbum Gommalacca de Franco Battiato - Canciones

Gommalacca

Reseña
El álbum Gommalacca representa una de las exploraciones sonoras más audaces y extremas de la última etapa de Franco Battiato. En este trabajo, el artista se sumerge de lleno en el rock industrial y la electrónica más experimental, creando un sonido denso, ruidoso y a menudo deliberadamente áspero. De esta manera, Battiato, junto al filósofo Sgalambro en las letras, construye un discurso sonoro y lírico que critica la vacuidad y la brutalidad de la sociedad contemporánea.
Por consiguiente, el disco está lleno de guitarras muy distorsionadas, ritmos programados de gran dureza y texturas electrónicas abrasivas. Además, la voz de Battiato se muestra a menudo filtrada y procesada, integrándose como un elemento más en ese collage sónico. Por esta razón, "Gommalacca" es un álbum desafiante y nada complaciente, que puede resultar difícil para quienes busquen al Battiato más melódico. Sin embargo, es una obra de una coherencia y una valentía impresionantes, un puñetazo sonoro que sigue impactando por su modernidad.
Listado de canciones del álbum Gommalacca
- Shock in My TownVer letra 4:21
[X]letra de Shock in My Town
Shock in my town velvet underground
Ho sentito urla di furore
di generazioni, senza più passato, di neo-primitivi
rozzi cibernetici signori degli anelli orgoglio dei manicomi.
Ho incontrato allucinazioni.
Stiamo diventando come degli insetti; simili agli insetti.
Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani, di aminoacidi.
Latenti shock addizionali, shock addizionali
sveglia, sveglia kundalini, sveglia kundalini
per scappare via dalla paranoia
come dopo un viaggio con la mescalina
che finisce male nel ritorno. - Auto de Fé 3:58
Músicos invitados: Pino Pischetola (Synthesizer) - Casta Dive 3:59
Músicos invitados: Manlio Sgalambro (Piano [Pianoforte Finale]), Paola Romanò (Soprano Vocals) - Ballo del Potere 4:25
Músicos invitados: Andrea Pezzi (Voice) - La PredaVer letra 3:42
[X]letra de La Preda
E scivola la sera
tra i luoghi che attirano il mio sguardo
la mia attenzione.
Dormo solo poche ore.
La caffeina scuote le mie voglie
sto sempre sveglio, ho voglia di arditezze.
Non saremo più né tu né io.
Cerca di restare immobile, non parlare
lento il respiro all'unisono rallenta il cuore.
Muta la furia in ebbrezza in tenerezza
lasciati andare fino ad arrivare all'estasi con me.
Volare così in alto da afferrare la preda ambita
senza luoghi comuni né vane parole.
Si intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani.
Non saremo più né tu né io. - Mantello E la Spiga 3:48
Músicos invitados: Pino Pischetola (Synthesizer) - E' Stato Molto Bello 3:48
- Quello Che FuVer letra 4:29
[X]letra de Quello Che Fu
ah! Questo passato dove il mio rifugio presso di te
fu quello che fu,
dove la polvere più pura sulla tua soglia,
fu quella che fu.
Duri come pietre come due amici eravamo insieme.
Preso del tuo cuore ho detto che il nostro legame
fu quello che fu.
Irragionevole, non ci poteva niente,
non potevo immaginarmi senza.
La follia fu quella che fu, fu quella che fu.
L'impero delle parole
la distinzione tra bene e male
la ripida discesa dal cielo alla terra
disperata verso l'incarcerazione
fu quello che fu
la circumnavigazione
i nomi che si diedero alle cose
la gioia e il dolore dell'esistere
l'enigma del consenso
le emozionali imprese della specie
fu quello che fu, tutto fu quello che fu.
Quel che deve ancora avvenire
il sorgere della città di Dio
l'emblema che ci fa forti e sicuri
oppure pazzi e disperati.
Ti gridavo: sono disperso, disperso. - Vite ParalleleVer letra 3:25
[X]letra de Vite Parallele
Mi farò strada tra cento miliardi di stelle
la mia anima le attraverserà
e su una di esse vivrà eterna.
Vi sono dicono cento miliardi di galassie
tocco l'infinito con le mani
aggiungo stella a stella
sbucherò da qualche parte,
sono sicuro, vivremo per l'eternità.
Ma già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore.
Ciascuna mi assicura
addormentato o stanco
braccia che mi stringono.
Credo nella reincarnazione
in quel lungo percorso
che fa vivere vite in quantità
ma temo sempre l'oblìo
la dimenticanza.
Giriamo sospesi nel vuoto
intorno all'invisibile, ci sarà pure un Motore immobile.
E già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, una speranza
la tenerezza di qualcuno.
Tu pretendi esclusività di sentimenti
non me ne volere
perché sono curioso, bugiardo e infedele.
Qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore. - ShakletonVer letra 8:32
[X]letra de Shakleton
1 La storia
Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Sentinella, che vedi?
Una catastrofe psicocosmica
contro le mura del tempo.
Durante la grande guerra nel Gennaio del 1915,
un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti
imprigionando per sempre la nave dell'audace capitano Shakleton.
Su un piccolo battello, con due soli compagni,
navigò fino a raggiungere la Georgia Australe;
mentre i 22 superstiti dell'isola Elefante
sopportavano un tremendo inverno.
(Deriva, deriva, verso nord, nord-ovest.
Profondità 370 metri 72° di latitudine est).
Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani,
per sopravvivere.
Ma il 30 Agosto 1916, il leggendario capitano,
compariva a salvarli con un'altra nave.
2 Il ricordo
Stille Dämmerung
Der garten ist gefrohren
Die Rosen erlitten
Sage mir warum
Sage mir varum
in einem verlorenen Garten
Sage mir warum
deine Stimme hören
Sage mir warum
schweige bitte nicht. Músicos invitados: Pino Pischetola (Synthesizer), Pino Pischetola (Other [Rhythm]), Carlotta Wieck (Vocals), Manlio Sgalambro (Voice)
El álbum Gommalacca representa una de las exploraciones sonoras más audaces y extremas de la última etapa de Franco Battiato. En este trabajo, el artista se sumerge de lleno en el rock industrial y la electrónica más experimental, creando un sonido denso, ruidoso y a menudo deliberadamente áspero. De esta manera, Battiato, junto al filósofo Sgalambro en las letras, construye un discurso sonoro y lírico que critica la vacuidad y la brutalidad de la sociedad contemporánea.
Por consiguiente, el disco está lleno de guitarras muy distorsionadas, ritmos programados de gran dureza y texturas electrónicas abrasivas. Además, la voz de Battiato se muestra a menudo filtrada y procesada, integrándose como un elemento más en ese collage sónico. Por esta razón, "Gommalacca" es un álbum desafiante y nada complaciente, que puede resultar difícil para quienes busquen al Battiato más melódico. Sin embargo, es una obra de una coherencia y una valentía impresionantes, un puñetazo sonoro que sigue impactando por su modernidad.
letra de Shock in My Town
Ho sentito urla di furore
di generazioni, senza più passato, di neo-primitivi
rozzi cibernetici signori degli anelli orgoglio dei manicomi.
Ho incontrato allucinazioni.
Stiamo diventando come degli insetti; simili agli insetti.
Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani, di aminoacidi.
Latenti shock addizionali, shock addizionali
sveglia, sveglia kundalini, sveglia kundalini
per scappare via dalla paranoia
come dopo un viaggio con la mescalina
che finisce male nel ritorno.
Músicos invitados: Pino Pischetola (Synthesizer)
Músicos invitados: Manlio Sgalambro (Piano [Pianoforte Finale]), Paola Romanò (Soprano Vocals)
Músicos invitados: Andrea Pezzi (Voice)
letra de La Preda
tra i luoghi che attirano il mio sguardo
la mia attenzione.
Dormo solo poche ore.
La caffeina scuote le mie voglie
sto sempre sveglio, ho voglia di arditezze.
Non saremo più né tu né io.
Cerca di restare immobile, non parlare
lento il respiro all'unisono rallenta il cuore.
Muta la furia in ebbrezza in tenerezza
lasciati andare fino ad arrivare all'estasi con me.
Volare così in alto da afferrare la preda ambita
senza luoghi comuni né vane parole.
Si intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani.
Non saremo più né tu né io.
Músicos invitados: Pino Pischetola (Synthesizer)
letra de Quello Che Fu
fu quello che fu,
dove la polvere più pura sulla tua soglia,
fu quella che fu.
Duri come pietre come due amici eravamo insieme.
Preso del tuo cuore ho detto che il nostro legame
fu quello che fu.
Irragionevole, non ci poteva niente,
non potevo immaginarmi senza.
La follia fu quella che fu, fu quella che fu.
L'impero delle parole
la distinzione tra bene e male
la ripida discesa dal cielo alla terra
disperata verso l'incarcerazione
fu quello che fu
la circumnavigazione
i nomi che si diedero alle cose
la gioia e il dolore dell'esistere
l'enigma del consenso
le emozionali imprese della specie
fu quello che fu, tutto fu quello che fu.
Quel che deve ancora avvenire
il sorgere della città di Dio
l'emblema che ci fa forti e sicuri
oppure pazzi e disperati.
Ti gridavo: sono disperso, disperso.
letra de Vite Parallele
la mia anima le attraverserà
e su una di esse vivrà eterna.
Vi sono dicono cento miliardi di galassie
tocco l'infinito con le mani
aggiungo stella a stella
sbucherò da qualche parte,
sono sicuro, vivremo per l'eternità.
Ma già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore.
Ciascuna mi assicura
addormentato o stanco
braccia che mi stringono.
Credo nella reincarnazione
in quel lungo percorso
che fa vivere vite in quantità
ma temo sempre l'oblìo
la dimenticanza.
Giriamo sospesi nel vuoto
intorno all'invisibile, ci sarà pure un Motore immobile.
E già qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, una speranza
la tenerezza di qualcuno.
Tu pretendi esclusività di sentimenti
non me ne volere
perché sono curioso, bugiardo e infedele.
Qui vivo vite parallele
ciascuna con un centro, con un'avventura
e qualcuno che mi scalda il cuore.
letra de Shakleton
Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Sentinella, che vedi?
Una catastrofe psicocosmica
contro le mura del tempo.
Durante la grande guerra nel Gennaio del 1915,
un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti
imprigionando per sempre la nave dell'audace capitano Shakleton.
Su un piccolo battello, con due soli compagni,
navigò fino a raggiungere la Georgia Australe;
mentre i 22 superstiti dell'isola Elefante
sopportavano un tremendo inverno.
(Deriva, deriva, verso nord, nord-ovest.
Profondità 370 metri 72° di latitudine est).
Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani,
per sopravvivere.
Ma il 30 Agosto 1916, il leggendario capitano,
compariva a salvarli con un'altra nave.
2 Il ricordo
Stille Dämmerung
Der garten ist gefrohren
Die Rosen erlitten
Sage mir warum
Sage mir varum
in einem verlorenen Garten
Sage mir warum
deine Stimme hören
Sage mir warum
schweige bitte nicht.